1597-
«veduta di Genova» com’era nel 1481.
Rappresenta lo spiegamento navale in occasione della spedizione di Otranto (occupata dai turchi) voluta da papa Sisto IV e condotta dal card. Paolo Fregoso
tempera su tela di 222x400 cm.
di Cristoforo De’GRASSI
Civico Museo Navale di Genova, n.3486
foto archivio soc.ed. Sagep di Genova
Poleggi scrive che l’immagine della città risale al 1481 (Mazzino e DeNegri dicono 1482, Taviano 1480) ma ne esiste un’altra risalente al 1410 (vedila).
Questa del DeGrassi sarebbe una copiatura (qualcuno accusa addirittura ‘rubata’ e poi plagiata a Gerolamo Bordoni al quale era stata commissionata) ma nel cartiglio li legge “antica pittura che l’ingiuria del tempo portò alla consunzione e sull’esempio di essa I Padri del Comune ne ordinarono il ripristino”. Ciò significa che in Comune esisteva l’antica carta (affresco, olio, tempera; non è dato sapere) che andava in rovina e che il Comune ne abbia voluto conservare la testimonianza.
Ripetendo le antiche carte, appare ovvio che il De’ Grassi abbia ignorato che, dal 1528, le navi non potevano portare le insegne dei Fregoso per ordine di A.Doria che aveva radiato i nomi dei Fregoso e degli Adorno dai nobili (e dai loro albi).
Importante la lettura di alcune qualità di navi, da leggere nel libro «Genova Genova» a pag32 e di 54 punti di riferimento tra i quali solo il primo cita il nostro borgo
tratta da E.Poleggi, Regione Liguria, Atlante di Genova, ed. Marsilio, pag. 19
D.Roscelli-La Lanterna- ed.Liguria-pagg 280
AA.VV.-Genova Genova-ed.Secolo XIX-