BERTANI                                               vico Agostino Bertani

 

   Non più a Sampierdarena, attualmente in Castelletto (e prima nella Maddalena).

   Era l’attuale via D. Balduino; però più lunga: perché univa verticalmente via T. Mamiani con via dell’ Industria (a sua volta diventata, poi, via Cavour; oggi via S. Dondero); considerato appunto che a quei tempi  non esisteva  via F.Avio, e che c’era ancora il “palazzo dell’orologio” nel terreno ove ora sono gli alberi di platano nel giardinetto semicircolare.

    Nel  1910, ancora non era titolata e forse neanche esisteva interamente essendo zona di depositi e fabbriche; solo il 9 febb.1914 fu proposto (ed a settembre riproposto) al Sindaco il nome Agostino Bertani, per quel vicolo posto a nord di piazza Tubino (dalle stalle Rossi –e fino a via Mamiani).

   Una tassa comunale, deliberata straordinariamente nel marzo 1921, venne applicata  ai sigg. Bo e Zucconi, proprietari del teatro Politeama Sampierdarenese che si apriva sulla strada.

       Nel 1926, risultando doppia la titolazione col Centro (assieme ad una omonima posta nel centro Genova, di 2ª categoria), fu cancellata in delegazione.

Però, nell’elenco comunale delle strade del 1927, compare ancora, come ‘via, di 4ª categoria’. Ed anche nello stradario Pagano/1933, evidentemente non ancora aggiornato delle future scelte municipali, è descritto ancora “vico,  di 4ª categoria,  e collegante piazza IV Novembre con via Cavour” (quindi già dimezzato).

   Nel 1934 fu varato il progetto della trasformazione della zona con demolizione di alcuni palazzi, costruzione di altri, e quindi sovvertimento delle vie: allungamento di piazza Vittorio Veneto, apertura di via Avio,  scomparsa della piazza IV Novembre ed accorciamento del vicolo A.Bertani.

    Il 19 ago.1935 il podestà firmò il definitivo cambio di denominazione.

 

DEDICATA  al medico e patriota milanese (nato nel 1812; DeLandolina scrive 1913), animatore delle  famose “5 giornate di Milano” ove si prodigò verso i feriti.

   Dopo aver molto viaggiato, si stabilì a Genova ove prestò soccorso ai feriti del bombardamento di La Marmora.

 Ritratto esposto nel Museo del Risorgimento

 

   Divenuto intimo amico di Mazzini e Cattaneo, fu presente a Roma nel 1849, ove come medico  assistette la morte di Mameli e di Manara. Nel 1860 seguì Garibaldi con i Mille partecipando attivamente all’organizzazione della spedizione. Combatté anche la terza guerra di Indipendenza, schierato nel corpo dei Cacciatori delle Alpi. 

   In ciascuna presenza, organizzò come medico rudimentali servizi di soccorso tipo ospedale da campo (la Croce Rossa e le regole dell’aiuto ai feriti di guerra, nascerà in quegli anni ad opera di Henry Dunant; ma l’idea ed il concetto era ormai maturo nella coscienza mondiale anche per opera di personaggi più modesti ma presenti, come il Bertani.  Prima, i feriti, gli storpiati ed invalidati, venivano abbandonati a se stessi senza assistenza né medica né economica; i feriti morivano poco appresso  per infezione secondaria o per emorragia; la morte diventava preferibile a rimanere storpi, non assistiti da alcuno. Per i soldati c’era la paga finché si era in servizio; ma per i volontari c’era nulla se non la propria fede nell’idea e –solo per alcuni- la gloria).  

    Nominato deputato nel gruppo repubblicano radicale, lavorò alla caduta della Destra storica nel 1876, pur avversando il Depretis; collaborò con Giorgio Pallavicino-Trivulzio all’inchiesta sulle condizioni dell’agricoltura, preparando nuove leggi agrarie, nonché in campo dell’igiene con un ‘Codice sanitario’.

    Morì a Roma a 76 anni, il 30 apr.1886.

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale

-Archivio S.Comunale Toponomastica, scheda n.412

-DeLandolina GC – Sampierdarena - Rinascenza .1922- pag. 31

-Enciclopedia Motta

-Enciclopedia Sonzogno

-Novella P.-Strade di Genova-Manoscritto bibl.Berio.1900-30-pag. 16

-Pagano annuario/1933.pag.244

-Pastorino.Vigliero-Dizionatrio delle strade di Ge.-Tolozzi.1985-pag.160