COSTA                                                            via Andrea Costa

 

  Nell’ott.1912 al sindaco di San Pier d’Arena dr. Gandolfo Peone, dopo la costruzione di nuovi caseggiati delimitanti, venne proposto per quella strada venutasi a formare tra via A.Saffi (via C.Rolando) e via P.Cristofoli, in località Fornaci, il nome di Andrea Costa. Fu accettata.

  Nel 1915 al civ. 5 c’era il sindacato tra industriali italiani di mutua assicurazione contro gli infortuni sul lavoro “Liguria”;--- nel 1922 nella tipografia LaRinascente, aperta in questo tratto di strada, si stampavano 3000 copie del mensile anarchico, intitolato “gli Scamiciati” con sede associativa a Pegli.

   Il Pagano 1925 colloca all’ 1-2 negozio di pollame di Anzolla Marcellina ved. Soverchi; 1-6 una delle nove fabbriche di casse di legno, di Ferlenga Luigi; al 2-1 l’impresa costruzioni edilizie di Oneto & Maragliano (ancora presente nel ’28 (vedi sotto fattura) e ’33); al 4-6-8 il negozio di ferramenta (commercio e produzione) di Macciò GioBatta di Giacinto, tel.41239 anche lui ancora attivo nel ‘33; all’8r Perasso & Risso commercianti in legnami con segheria;  al 9r il rappresentante di motocicli Pestalozza Fernando di G. produttivo anche nel ‘33; 15A il negoziante in legnami Risso Domenico e Figlio.

   Nel 1927 è inclusa nell’elenco stradale del comune di Genova e  classificata di 4a categoria.


   Nel Pagano/1933,  c’erano:  al 2-1 la soc. di pavimentatori e costruttori edili è divenuta Oneto, Maragliano & Rossi;-- al 15r Lulli Primo Succ. f. Lulli offre forniture generali per saldature autogene; ---


   Corrisponde quindi all’attuale via F.Anzani, al quale fu poi assegnata per delibera del podestà il 19 ago.1935; in corrispondenza,  questa titolazione fu trasferita a Sestri Ponente.

 

DEDICATA 


all’imolese – nato 30 novembre 1851 - che ebbe un grande rilievo nella storia risorgimentale, nel periodo a cavallo dei secoli 800-900 per l’attività politico-sindacale condotta con determinazione ma altrettanta schiettezza ed onestà, da meritare il rispetto anche degli avversari e dei nemici (a Sestri, la sua targa non fu rimossa neppure nel periodo fascista).

  


Repubblicano, inizialmente si schierò a favore dell’ internazionalismo ed insurrezionalismo anarchico-marxista promosso da M.A. Bakunin, divenendo dirigente  della federazione italiana della “Prima Internazionale”.

Organizzò tentativi insurrezionali in Romagna (1874) ed a San Lupo di Benevento (1877) in seguito ai quali dovette fuggire; prima in Svizzera poi in Francia.

A Parigi, ove conviveva con Anna Kuliscioff (una pensatrice russa di straordinario ingegno) perseguitato per le sue idee che propagandava, fu arrestato e condannato – 15 maggio 1878 - a 13 mesi di carcere. Periodo in cui riflesse l’illusorietà di una prospettiva rivoluzionaria come suggeriva Bakunin, ed invece  la consistenza di una democrazia radicale proposta dai repubblicani moderati.

   Uscito dal carcere il 27 luglio 1879, scrisse e pubblicò sulla rivista “La plebe” una lettera intitolata “ai miei amici di Romagna” nella quale si espresse con concetti che lo pongono tra i migliori e clamorosi artefici della maturazione politica del tempo;  distaccandosi dalle intransigenti idee giovalili e volgendosi all’interesse e propaganda a favore del nuovo socialismo riformista. L’appello concludeva e mirava ad una  conciliazione tra le diverse idee di sinistra. Con Anna ed il gruppo de “La  plebe” iniziò a Milano la pubblicazione della “Rivista internazionale del socialismo” ed il tentativo di fondare un Partito Socialista definito rivoluzionario (1881), ambedue idee frustrate una perché la rivista fu soppressa dalla polizia e l’altra per scarsa adesione. Ma la sua tenacia lo portò nell’aprile 1882 ad iniziare ad Imola la pubblicazione del settimanale “Avanti!”  e la coordinazione – inizialmente clandestina - di un Partito socialista rivoluzionario italiano.

   In forza di un accordo tra radicali e socialisti seguito da una grande vittoria elettorale, riuscì a farsi eleggere a Ravenna primo deputato socialista al Parlamento nell’ottobre 1882 con altri 39 eletti. Nacque il grosso problema del giuramento al regno: a lungo si discusse se doveva rifiutare o prima giurare ma poi farsi cacciare a forza dalla Camera: l’alleanza politica tra i numerosi deputati di sinistra concesse l’accordo di giurare e combattere politicamente.

   Al congresso di Genova del 1892,  che sancì la nascita del Partito Socialista (allora inizialmente chiamato Partito dei Lavoratori Italiani),  svolse un ruolo di primo piano e determinò una svolta decisiva per i socialisti quando si ritirò prima delle conclusioni, favorendo la scissione definitiva con gli  anarchici.

Morì a Imola, il 19 gennaio 1910. 

 

Non crediamo abbia significato l’esistenza segnalata dal Dizionario Bibliografico Ligure, di un omonimo, scalpellino nato a Lavagna il 16 febb.1823, ed ivi morto l’11 dic.1869 . Nella sua breve vita, riuscì a dare particolare  onore al suo mestiere ed a se stesso, diventando un esperto artigiano nel lavoro dell’ardesia (tale da essere chiamato più volte a Roma per insegnare la tecnica agli artigiani del Vaticano; la famiglia era conosciuta come  “quelli du Papa “); ricevendo numerosi riconoscimenti, premi, citazioni alle più varie fiere, anche internazionali, e facendosi infine citare dal suddetto Dizionario.

 

BIBLIOGRAFIA

-Antonini S.-Storia della Li durante il fascismo-DeFerrari 2004-pag473

-Archivio Storico Comunale

-Archivio St. Comunale Toponomastica -  scheda 1408 

-AA.VV.-Dizionario biografico dei Liguri-Consulta Lig.1998-vol.IV-pag.2

-AA.VV.-La storia d’Italia-biblioteca di Repubblica-vol.18-pag.438 foto

-Borzani.Bottaro-Per Colombo ma con Turati-Pirella.2004-pag.99-126

-DeLandolina GC – Sampierdarena -   Rinascenza .1922- pag.38

-Enciclopedia Zanichelli-La Repubblica-

-Lamponi-le strade di Sestri Ponente- Mondani.1987-pag.42

-Novella P.Strade di Genova-Manoscritto bibl.Berio-1900-30-pag.16