FIAMME GIALLE via Fiamme Gialle
TARGHE: via Fiamme Gialle
angolo via di Francia
verso Lungomare Canepa
QUARTIERE ANTICO: Coscia
CODICE INFORMATICO DELLA STRADA – n°: 25170
UNITÀ URBANISTICA : 26 - SAMPIERDARENA
da Google Earth, 2007. Al centro villa Pallavicini. In basso a sinistra, il grattacielo della Finanza.
STORIA La città di Genova nell’aprile 2007 ha concesso la titolazione di “via Fiamme Gialle” a quel tratto che unisce via di Francia con Lungomare Canepa, intersecato da via Pietro Chiesa, pressoché di fronte al varco portuale dove per anni i finanzieri hanno effettuato costante opera mirata alla salvaguardia degli interessi dello Stato.
La strada è delimitata - a ponente e da monte a mare - dapprima dalla zona orientale del Labirinto e poi la facciata est del grattacielo della Guardia di Finanza alla quale è stata dedicata la strada. A levante invece c’è la facciata di ponente della villa Pallavicini-Gardino, nel 2010 minacciosamente abbandonata.
La titolazione è stata fortemente voluta dall’Associazione nazionale Finanzieri d’Italia in congedo, in occasione del centenario della propria fondazione e della quale è consigliere nazionale per la Liguria il t.col. Marino Antonio, nostro concittadino.
CIVICI = per ora, 2007, non ha civici ed è classificata ancora, come anche i giardini cittadini, «0 X».
DEDICATA alla Guardia di Finanza, corpo militare dello Stato destinato alla vigilanza ed all’osservazione delle Leggi doganali, imposte sul territorio ed ai confini (terrestri e marittimi).
Il corpo della GdF conta una storia di oltre 200 anni
In Europa fu lo Stato Pontificio il primo -a fine aprile 1786- a comporre un reparto similare comandato dal tesoriere generale, mons. Ruffo.
Cinque anni dopo anche la Francia costituì il primo corpo di Chasseurs verts, che furono poi riorganizzati da Napoleone ed imposti anche negli stati italiani assoggettati.
In Italia, ufficialmente si fa nascere nel 1774, sotto il regno piemontese con lo scopo specifico della vigilanza doganale. Alla Restaurazione del 1815, era quindi già presente (chiamati dapprima ‘Legione reale piemontese’); molti di essi parteciparono al Risorgimento (dalle giornate di Milano alle altre guerre, fino all’Unità); e fu confermato nel regno d’Italia già al suo nascere (col nome ‘Guardie doganali’).
Dal 1866 iniziò una discussione mirata a legalizzare se farne un corpo militare o civile amministrativo; nel 1881, assunse il nome odierno ratificato solo nel luglio 1906 quando fu deciso denominarlo “regie Guardie di Finanza”, militarizzandolo con le stellette e, dal 1911, dotato di bandiera propria da combattimento.
Pertanto -come militari- furono presenti nelle guerre italiane: italo-turca (del 1911-12), coloniali (Libia 1911-2, Etiopia 1935-6), nella prima guerra mondiale (con 18 battaglioni, medaglia di bronzo al VM); seconda (con altrettanto 18 battaglioni); e Resistenza. In tempo di pace furono presenti nel Polesine, nelle regioni terremotate, in Valtellina; per citarne solo alcune famose. Ma giornalmente, li troviamo a rischiare sul territorio, a combattere tutte le delinquenze relative al commercio e minacciose del sostentamento economico dello Stato: contrabbando, trasgressioni finanziarie (alle leggi e regolamenti), riscossione dei dazi di consumo, spaccio di droghe, ecc. Inoltre partecipano al mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica.
La festa del Corpo fu stata fissata per il 5 luglio (data delle battaglie decisive di contrattacco, da loro combattuta tra il Sile ed il Piave nel giu. 1918; ed a complemento delle lotte sul Podgora, altipiano di Arsiero e poi anche in Albania). Dal 1966 fu spostata al 21 giugno.
I militi, vengono preparati in varie scuole militari: Accademia e scuola per ufficiali; Scuola per sottoufficiali; Scuola per allievi; Scuola alpina; Scuola nautica.
Quindi, la GdF è una forza di polizia, che porta le stellette militari (come i Carabinieri e la Polizia di Stato; la Forestale e la Polizia Penitenziaria sono anch’esse tali, ma non portano più le stellette).
Negli anni, la Bandiera della GdF ha ricevuto numerose ricompense nazionali al Valore Militare; ma ancor più i singoli Militari che hanno collezionato innumerevoli riconoscimenti: al VM (43 internazionali; nove medaglie d’oro; 322 d’argento; 670 di bronzo; 703 croci); al V.Civile (4 d’oro, 251 d’argento, 760 di
Nel 1961 il territorio nazionale era funzionalmente diviso in 5 ispettorati generali, a loro volta divisi in 15 legioni. Esse, a loro volta erano articolate in Circoli, Compagnie, Tenenze, Sezioni, Brigate.
A Genova, esisteva il comando della 1ª Legione “Ligure-Piemontese” posto nella caserma san Giorgio, di piazza Cavour.
Aveva un gruppo porto, composto da un comando nella caserma Testero e 4 compagnie dislocate in altrettante caserme (Ciccotti e Testero a SPd’A, sTeresa nella salita omonima, sGiorgio in pza Cavour)
Un gruppo terra, con due compagnie (una in via Gramsci ed una a SPdA in via Molteni, 115). Altresì erano dislocati sul territorio un nucleo regionale delle Poste e Telegrafi; un gruppo Stazione Navale ed un Ufficio Tecnico Navale.
Oggi, in Liguria, la caserma più conosciuta ed antica è in piazza Cavour a Genova, dove ancor oggi risiede il Comando di Gruppo con funzioni solo logistiche, governato da un Generale.
Seconda è la caserma sampierdarenese dedicata all’allievo ufficiale T. Testero il quale nel periodo dell’Accademia scelse la vita partigiana, perdendo per questo ideale la vita - assieme ad altri 1100 colleghi -. Vi ha sede il Comando della “Compagnia Genova”, alle dipendenze di un Capitano; risulta essere la più importante nel territorio regionale, perché gestisce le funzioni operative.
Dapprima la Testero era già da tempo una normale caserma locale. Dovendo modernizzare gli uffici che per quattro anni erano stati temporaneamente collocati in affitto presso l’ex albergo Centro di piazza Vittorio Veneto, si approfittò di una area, a fianco della caserma stessa, di proprietà del CAP ove erano magazzini e capannoni inusati, per poter costruire il grattacielo che oggi svetta assieme agli altri del complesso san Benigno e che qualificano la zona della Coscia.
Altre sedi della GdF genovese sono in corso Europa (Tributaria); all’Aeroporto e nel Porto con funzioni locali specifiche. Il famoso ‘tesoretto‘ di cui si vanta il Governo attuale, è in massima parte frutto delle operazioni di ricupero operate dalla GdF.
Il corpo della GdF è suddiviso in varie specializzazioni operative: fiscale navale (con navigli propri); idem aerea; tributaria investigativa; cinofili su richiesta degli altri reparti e nelle stazioni delle ferrovie) e giudiziarie (alle dipendenze dei magistrati). I Militari operativi comprendono i famosi ‘baschi verdi’ di pronto intervento, compreso l’ordine pubblico, a fianco degli altri corpi più specifici; e quelli meno famosi perché ‘occulti’, impegnati nell’antidroga, contrabbando di tabacchi e valute, antimafia e riciclo di denaro).
Costruito il grattacielo, che ha assorbito il nome Testero, l’intera organizzazione è stata accorpata in questo edificio che, affacciandosi anche su Lungomare Canepa, anche colà è descritto.
BIBLIOGRAFIA
Enciclopedia Motta
Dattiloscritti informativi del t.col. Marino
le mostrine gialle della Guardia di Finanza
la cerimonia di inaugurazione della
strada, il 21 aprile 2007