FRANCIA                                       passo a via di Francia

 

TARGA:- San Pier d’Arena – passo – a via di – Francia

 

angolo con via di Francia

 

a metà strada

 

QUARTIERE ANTICO: Coscia

N° IMMATRICOLAZIONE:  non c’è

da Pagano /1961

 

CODICE INFORMATICO DELLA STRADA -n°:   26800

UNITÀ URBANISTICA:  26 - SAMPIERDARENA

 da Google Earth 2007. In giallo, via Demarini.

 

CAP:  16149

PARROCCHIAs. Teodoro

STRUTTURA:   da via DeMarini a via di Francia.  senso unico***

Non è una strada di passaggio ma soprattutto di servizi: ospita, sotto le arcate  officine, corrieri e trasportatori che però si aprono a levante del viadotto in salita, ovvero in via Balleydier .

CIVICI

2007 – NERI   =  1

            ROSSI = da 2 a 16 (mancano 6, 10→14

Dovrebbe possedere  civici neri, 1 e 3 assegnati ad una nuova costruzione eretta nel 1992; 2 e 4, 8 assegnati  nel 1992 variando la sistemazione della numerazione

STORIA:  Lo spazio stradale, inizialmente, faceva parte di via di Francia, e ne portava il nome. La strada fu delimitata autonoma -e così nominata ex novo per decreto del presidente del Consorzio autonomo del porto, datato 7 apr.1955-.

Quindi il suo nome di battesimo è di molto dopo da quando era nato  il viadotto, che sorpassando via DeMarini ne aveva segnato le dimensioni e continuità.

Sotto le arcate dell’elicoidale hanno trovato ospitalità meccanici e società di trasporti, rendendo la strada prevalentemente a carattere officina motoristica  e garage anche per grossi autoveicoli.

La zona era di proprietà del Consorzio del Porto a cui le varie aziende pagano un canone.

Non so quando, ma dopo un bando, la proprietà è stata ceduta alla società cooperativa ‘Promontorio’, che incaricata dal Comune ha in programma un progetto di ristrutturazione e ‘riqualificazione’ della zona, compreso l’area chiamata san Benigno.

Si prevedeva rifare l’elicoidale in policarbonato bluastro semitrasparente (illuminato, nella sua funzione prevalente notturna; 1800mq a piano terra; 1000 mq sopra, per uffici; più 300 per posteggi) ospitante nell’interno e sotto le arcate la nuova sede del mercato del pesce (attualmente a Genova in piazza Cavour, ma nel 2004 il progetto è ancora sulla carta). Il primo passo fu fatto nel 2003 con lo sfratto agli esercenti, seguito a giugno dalla richiesta di una forte somma di denaro ‘a pagamento dei danni provocati dal ritardo nel rilascio’. Il tutto sembrerebbe provocatorio onde ottenere il trasloco delle varie occupazioni attuali (difese dalla tenacia di Fabio Costa, battagliero presidente del Comitato delle medie e piccole imprese e consigliere di minoranza nel CdC Centro Ovest). Alternativa era una prelazione per acquisire spazi nei nuovi edifici.

  Quindi la zona è in progetti di trasformazione, ed è ovvia la reazione e la ribellione di tutti gli artigiani che vi operano. Nel 2008 essi sono ancora collocati là,  seppur prevedendone il trasloco non si sa dove: nel 2007 è stata aperta una nuova attività in via Dino Col nel palazzo exFiat. Si prevedeva avrebbe contenuto anche buon numero di questi artigiani, ma i prezzo d’acquisto in quella costruzione  sono stati così alti (ad arte?) da scoraggiare qualsiasi trasloco.

 

1990

 

2010

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale Toponomastica  - scheda 1924

-AA.VV.-Annuario.guida archidiocesi—ed./94-pag.406—ed.=02/pag.444

-Il Secolo XIX del 26/5/03 + 27/5/03 +18.6.03 +

-Pagano annuario 1961-quadro142.213   

non c’è   in    61a + 36 + 38