STALLO                           vico Luigi Stallo

 

TARGA: vico – Luigi Stallo

                                                             

 

angolo con via W.Fillak

 

angolo con via Vicenza

 

QUARTIERE ANTICO: san Martino

da MVinzoni 1757. la zona compresa tra via Caveri (abazia di san Martino); l’inizio di via Vicenza-Campasso e il torrente che formerà via Chiusone.

 

N° IMMATRICOLAZIONE:   2854    CATEGORIA: 3

 da Pagano 1961

 

 

 

 

 

 

 

CODICE INFORMATICO DELLA STRADA - n°:   59780

UNITÀ URBANISTICA:  24 -CAMPASSO

 da Google Earth 2007

CAP:   16151

PARROCCHIA:  s.Giovanni Bosco

STRUTTURA:   da via W.Fillak, chiusa in fondo da una breve scalinata che consente l’accesso pedonale in via Vicenza, teoricamente aperta ad ambedue i sensi viari per i pochi metri che la costituiscono, lunghi quanto la facciata laterale del palazzo.

E’ strada privata. Nel SecoloXIX dell’ago/04 si legge essere una ‘via privata di interesse pubblico’ e quindi programmata a divenire municipalizzata (cessione gratuita) e in cambio poter usufruire del mantenimento e servizi annessi (fognature, spazzatura con cassonetti, asfaltatura, illuminazione, ecc.).

   STORIA  con tali confini c’era stata una proposta di dedicarlo ad un generico “Canepa”, in attesa di approvazione; questo nome compare messo tra parentesi ma non meglio specificato a chi si riferiva.

Fu invece ufficialmente titolato allo Stallo negli anni subito dopo il  1910, quando allora si distaccava da via Umberto I, ed era collegato con via U.Bassi (via Vicenza). Con civv. 1 , 2 e 4.

   Nel 1926, anno in cui SP’Arena fu unificata a Genova, il vico è incluso nelle strade genovesi; ed essendo unico tra le delegazioni, non subì variazione

Nell’anno 1933, era ancora eguale, di 5ª categoria, con solo un civico.

 

CIVICI

Nel 2007:   neri= 1;                       e da 2 a 4

                   rossi= da 1r a 11r;     e da 2r a 10r   

 

Nel Pagano/40 la strada da “da via d.Corporazioni a Via Vicenza a via G.B. Millelire “ ed ha: un solo civ.nero,  e rossi: 4 falegname; 10 carbone legna.

===civ. 1 Nel Pagano/61 risultano abitanti il ‘medico della mutua’ Benedetti Renato, presente sul territorio negli anni 1960 (poi andò ad abitare in sal.Inf.sRosa. Personalità buona d’animo, un pò forzatamente estroversa ma piena di problemi: in primis il modo di gestire –troppo disinvolto: ma allora c’erano meno controlli e meno leggi; il laudano e dolantin erano prescrivibili con semplici ricette e reperibili in tutte le farmacie- alcuni pazienti diventati assuefatti alla morfina quando esserlo non era mai secondario a voluttà ma a malattie; in secondo ‘i grappini’ che già dal mattino facevano parte della colazione; in terzo una spiccata avversione alla burocrazia delle mutue con conseguenza di non essere pagato perché non mandava relazione del suo operato (copia delle ricette con carta carbone). Morì per neoplasia cerebrale, apparentemente freddo e rassegnato conoscendo il suo destino a brevissima scadenza) ed il giornalista Ferro PG.

===civ. 5r Caselli mobiliere;

===civ. 8r Vi aveva sede l’ex PCI sezione Spataro; attualmente vi sono circolo e società ANPI-Spataro, federati Arci (come anche la vicina “Fratellanza” di via Millelire). Non so quando, il circolo ha preso in gestione anche il civico di fronte, 9r pianoterra (che sfocia nel retro, in via Vicenza al 12r, e che nel 2007 è quello aperto, mentre l’8r è chiuso).

 

DEDICATA: al mazziniano-garibaldino, membro della società Umanitaria nel cui ambito fu tra i promotori nel 1854 del settore alimentari a favore degli operai, basato sull’acquisto delle materie prime (patate, grano e farine, riso, olio, vino, legumi, ecc. ed anche carbone), tramite un capitale raccolto tra i soci, con obbligazioni di lire 50 cadauna, e creazione di una società in accomandita chiamata “società Filantropica Alimentaria” con sede a Genova in vico Dritto della Maddalena, 99. I beni di consumi,  venivano rivenduti con sopraggiunto solo le spese di amministrazione, senza lucro. Furono il primo passo verso le più organizzate cooperative di consumo, che avranno un notevole sviluppo dieci anni dopo.

Nell’ambito della cospirazione pro Mazzini e Garibaldi, diede un notevole contributo ed impulso schierandosi a favore di una democrazia popolare basata sul suffragio universale, diritti dei meno abbienti, educazione e cultura, progresso sociale degli operai. Fu un soggetto quindi, ben presto conosciuto dalla polizia (come Antonio Mosto e Nicola Ardoino), che durante una delle tante insurrezioni popolari, il 29 giu.1859, lo arrestò soffocando la sollevazione; riuscito a fuggire, fu egualmente processato in contumacia (assieme a Mazzini ed Antonio Mosto) e condannato a dieci anni di reclusione (il capo d’accusa era “ sedizione”, poiché volevano instaurare la repubblica) .

Partecipò di persona e volontario alle guerre garibaldine tra i Carbinieri genovesi.

Nel 1868 lo troviamo fondatore e primo presidente (assieme a Garibaldi e Mazzini  ovviamente onorari; poi rieletto nel 1869) della neonata “Società M.S. dei Volontari italiani di San Pier d’Arena” e della ‘Associazione Reduci delle patrie battaglie’, con sede per le riunioni in via del Mercato 11,  presso il palazzo Boccardo.

Non fu rieletto l’anno dopo perché il 7 lug.1869 lo troviamo detenuto nella cittadella di Alessandria; e nel 1870 a Gaeta.

Uscito dal carcere, dopo la spedizione francese criticò veemenemente Garibaldi, pubblicando un volume in Francia (a Chambery) nel 1871 «Verità e calunnia in faccia al generale Giuseppe Garibaldi. Reminiscenze di un volontario italiano in Francia» in seguito al quale fu allontanato dalle associazioni e finì emarginato.

 

Era l’epoca della nascita delle associazioni, che si costituivano numerose tra i lavoratori, con scopi mutualistici ed umanitari, come dettato da Mazzini nei suoi scritti (comprendevano la protezione anche contro l’invalidità, la vecchiaia, le infermità temporanee; e si interessavano anche di moralità e benessere).  In particolare si ricorda il 5 ott.1851 la fondazione della “Società di Mutuo Soccorso dell’ Unione Umanitaria”, con sede in via privata Rolla.

Tre anni dopo, assieme alla “S.M.S. Unione Fraterna”, inaugurarono un gabinetto di lettura, scuole serali elementari e di disegno, corsi di scherma, tiro a segno e ginnastica; il 24 ago.1862 le due società si fusero generando la “Associazione Generale di M.S. ed istruzione degli operai in San Pier d’Arena” con sede sempre in via del Mercato 11 (la quale contava 200 soci; fondò una banca operaia; organizzò esposizioni d’arte e di artigianato; aprì una biblioteca circolante: si fece promotrice di sottoscrizioni volontarie mensili “pro Mazzini” per il suo apostolato: quest’ultimo fu il pretesto della polizia - ritrovata la lettera di ringraziamento - per sequestrare tutto il materiale, mettere i sigilli e sciogliere l’associazione).    Gli operai, ricrearono un nuovo solidalizio, con lo stesso statuto ma con nome diverso di “Associazione Operaia Universale di M.S. San Pier d’Arena” (vedi in via Carzino), la quale di nascosto ricreò le stesse collette e propose le stesse attività; ciononostante fu riconosciuta dalle autorità (questore e prefetto),  permettendo di raggiungere anche 500 soci (che sono pur sempre pochi, in un centro così fittamente popolato da operai: ma c’era contro anche una parte del clero in quanto oltre all’attività sociale si svolgeva anche attività politica ed anticlericale).

 

   Esiste una cartolina, viaggiata nel 1909, riproducente a Genova una “via L.Stallo” (http://www.genovacards.com/genova/vie/vie.html) che evidentemente non esiste più.

   Viene citato un omonimo che nel 1869 militava in città quale delegato di P.S.; per ordine prefettizio accompagnato da guardie e carabinieri, il 13 dicembre perquisì e sciolse la Camera del Lavoro ed il Circolo socialista.

 

BIBLIOGRAFIA

-AA.VV.-Annuario.guida archidiocesi—ed./94-pag.447—ed./02-pag.484

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-Archivio Storico Comunale Toponomastica - scheda 4294

-Castagnino P.-immagini e avvenimenti della Resistenza-Basile

-DeLandolina GC-Sampierdarena-Rinascenza.1922- pag. 56

-Il Secolo XIX del 25.11.03 + 23.8.04 +

-Morabito.Costa-Universo della solidarietà-Priamar.1995-pag. 56.168.383        

-Novella P.Strade di Genova-Manoscritto b.Berio.1900-pag.18

-Pagano/1933-pag.248; ---/40-pag,415; /1961-pag.400

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-Poleggi E. &C-Atlante di Genova-Marsilio.1995-tav.9

-Remedi A-Microstorie-GGaribaldi  a SPdA..-Emiliani 2010-pag112

-Stradario del Comune di Genova edito 1953-pag.171

-Tringali S-Sampierdarena 1864-1914-CoopTipograf.2005-pag.26

-Tuvo.Campagnol.Stria di Sampierdarena-D’Amore.1983-pag.242

non citato da ES + EM +